Apis mellifera

Quella dell’ape domestica è la società matriarcale e monoginica più studiata ed ammirata!

Formato da numerosi individui appartenenti a tre caste, nell’alveare vivono una regina, che è l’unica femmina fertile, dalle 40 000 alle 100 000 operaie, femmine sterili destinate al mantenimento ed alla difesa della colonia, e in genere tra i mesi di aprile e luglio vi sono dai 500 a 2000 maschi, conosciuti come fuchi, il quale unico scopo è quello riproduttivo.

La specie Apis mellifera è polimorfica perché le tre caste hanno conformazioni morfologiche diverse tra loro ed è originaria dell’Egitto e delle regioni situate poco più ad est. Milioni di anni fa si è suddivisa in più di venti sottospeci che ad oggi formano tre gruppi ben riconoscibili: uno del Mediterraneo occidentale, uno del Mediterraneo orientale ed uno dell’Africa tropicale.

Dal 1600 al 1900 vari ceppi di api mediterranee sono stati introdotti sia nel Nord dell’America, con successo, sia nel Sud America, ma con scarso successo. Nel 1960 furono portate in Brasile regine della sottospecie africana Apis mellifera scutellata, allo scopo di creare ibridi dotati di caratteristiche migliori. Ma gli ibridi ottenuti si dimostrarono piuttosto aggressivi e troppo inclini ad abbandonare il nido. Sfuggiti poi in natura questi nuovi ceppi invasero gran parte dell’America meridionale e poi centrale, fino a giungere negli Stati Uniti, entrando rovinosamente in contatto con i ceppi mediterranei.

Oggi si procede al riconoscimento delle diverse sottospecie facendo uso della RFLP (Restriction Fragment Length Polymorphism), tecnica che mette in evidenza le differenze genetiche delle varie specie.

L’azienda attualmente conduce 450 alveari, la razza di api che alleviamo è la carnica, tipo di ape selezionato in Austria e Germania. La scelta di allevare questa razza di api invece che la linguistica (ape “italiana”) deriva dal fatto che il nostro clima è molto più simile a quello austriaco.